Sappiamo tutti che l'unica scienza della quale si fa
portatore il divino comincia proprio dalla religione che
investe la regione dell'anima. Il problema è più a monte,
riguarda una inversione di termini: la "religione" della
scienza materialistica ha preso il sopravvento sulla
"scienza" della religione.
Nell'antichità "Le scuole iniziatiche erano ammesse ai
templi. Tutta la scienza era considerata un dono di Dio e
quindi religiosa. Ciò che si insegnava in quelle scuole si
supponeva provenisse direttamente dalla rivelazione
primitiva della verità al primo uomo. Verità che doveva
essere protetta affinché la sua purezza rimanesse inalterata
e non venisse mai offuscata, ed è per questa ragione che il
sapere primitivo rimase occulto".
"La parola 'occulto' proviene dalla parola latina 'occultus'
che significa contemporaneamente 'segreto' e 'misterioso'.
Tutto il sapere insegnato nei templi antichi era segreto e
ciò avveniva con l'intento di riservarlo ai soli prescelti,
quando fossero pervenuti ad un certo grado di educazione.
L'arte di un architetto, di un astronomo, di un medico o di
un imbalsamatore era segreta e rivelata unicamente a chi
aveva compiuto un'adeguata preparazione presso il tempio.
Ciò nonostante queste arti e scienze non avevano nulla di
misterioso in sé e vertevano sugli stessi argomenti che
vengono studiati apertamente nelle nostre università".
"Oltre a queste scienze, nei templi si insegnavano altri
rami di conoscenza che venivano celati sotto un manto di
segretezza e di mistero. Detti rami erano composti di quelle
scienze che, attualmente, definiamo occulte: scienze che
comprendevano i principi della religione e le conoscenze
delle leggi che governano la natura. Esse conferivano il
potere di agire sulla natura in modo tale da poter compiere
ciò che noi non esiteremmo definire un miracolo. Per questa
ragione ogni conoscenza particolare era tenuta gelosamente
sotto 'sette suggelli' in modo che in nessun caso potesse
mai cadere nelle mani di persone immeritevoli".
"Nell'insegnamento primitivo la creazione era concepita
nel pensiero del creatore ed eseguita mediante la Sua
parola".
"In principio era il Verbo" dice San Giovanni nel suo
Vangelo
"L'idea della trinità cristiana trova la sua eco
nell'insegnamento attribuito ad Ermete Trismegisto dove è
detto che: Il Padre è il pensiero, il Figlio la Parola e
sono uniti uno all'altro dalla vibrazione della Vita".
"È interessante osservare che il nome corrispondente
presso gli antichi egiziani al Logos di San Giovanni, nome
che definisce il Verbo del Creatore mediante il quale egli
compie l'atto della Creazione, era "Ra" espresso
ideograficamente con i geroglifici della bocca in azione o,
in altri termini, la bocca nell'atto di proferire la
parola!".
È la magia divina, l'antica scienza che insegna il potere
della parola". Magia usata dai grandi demiurghi quali Mosè,
Apollonio di Tiana, Raòma e dagli stessi costruttori delle
Piramidi.
La "psicologia", a cui lo scientismo moderno ha
riconosciuto una data recente, è ancora troppo ferma allo
stato di "ricerca", lontana dall'essere "scienza" e
soprattutto non considera progettuale il problema
dell'anima.
"Gli ermetisti erano in origine alchimisti, astrologi e
psicologi, essendo stato Ermete il fondatore di queste
scuole di pensiero. Dall'astrologia è venuta fuori
l'astronomia moderna, dall'alchimia, la chimica moderna;
dalla psicologia mistica, la moderna psicologia delle
scuole. Ma non si deve credere che gli antichi ignorassero
ciò che le scuole moderne suppongono essere loro esclusiva e
speciale proprietà. Dalle memorie incise sulle pietre
dell'Antico Egitto risulta in modo definitivo che gli
antichi avevano vaste cognizioni astronomiche, del che fa
fede il sistema di costruzione delle Piramidi". Essi erano
pure a conoscenza della chimica, mostrando i resti delle
antiche scritture come avessero nozione delle proprietà
chimiche delle cose. Infatti, le vecchie teorie fisiche
hanno avuto a poco a poco conferma dalle più recenti
scoperte della scienza moderna, segnatamente da quelle
riguardanti la costituzione della materia.
Né si deve supporre ch'essi fossero all'oscuro delle
cosiddette scoperte moderne nel campo della psicologia. Al
contrario gli egiziani avevano una profonda cognizione della
scienza psicologica, particolarmente nei rami ignorati dalle
scuole moderne e noti sotto il nome di "scienza psichica",
la quale rende perplessi gli psicologi d'oggi e fa loro,
sebbene con riluttanza, ammettere che, "dopo tutto, deve
esserci qualche cosa". La verità è che al di là delle
materie chiamate chimica, astronomia e psicologia (cioè la
psicologia nella sua fase di "azione cerebrale"), gli
antichi erano a conoscenza dell'astronomia trascendentale,
ch'è quanto dire dell'astrologia; della chimica
trascendentale, ossia dell'alchimia: della psicologia
trascendentale, denominata psicologia mistica. Essi
possedevano la conoscenza interiore, come pure quella
esteriore che gli scienziati moderni solo posseggono. Fra i
molti segreti della scienza posseduta dagli ermetisti
figurava quello ch'è noto come "trasmutazione mentale".
La trasmutazione mentale è "l'arte di cambiare le
condizioni dell'universo in funzione della materia, della
forza e della mente".
"Così si può vedere come la trasmutazione mentale sia
veramente la "Magia", della quale gli antichi scrittori
hanno parlato tanto nelle loro opere mistiche, e attorno a
cui hanno dato poche istruzioni pratiche".
Che siano esistiti uomini capaci di effettuare la
trasmutazione "è cosa che i più seri occultisti di tutte le
scuole non mettono in dubbio".
È presumibile che sia con tale "trasmutazione" che Brahmaò
crei gli innumerevoli universi abitati.
"Esistono milioni e milioni di tali universi dentro la
mente infinita del Tutto. E anche nel nostro piccolo sistema
solare vi sono regioni e piani di vita di gran lunga più
alti dei nostri, ed esseri in confronto dei quali noi,
avvinti alla terra, siamo come le minuscole forme di vita
adagiate sul letto dell'oceano. Esistono esseri con poteri
ed attributi superiori a quelli che l'uomo ha sempre sognato
essere in possesso degli Dei. E, tuttavia, questi esseri
erano una volta come voi, ed anche ad un livello più basso;
e col tempo, sarete come loro ed anche ad un piano più alto,
poiché tale è il destino dell'uomo, da quando ci fanno
sapere gli Illuminati".
La psicologia moderna è ancora troppo giovane nei
confronti di quella antica, pur tramandata da millenni e
sigillata dalla "rivelazione divina". Nonostante un così
alto "riconoscimento" non trova spazio fra le scienze
moderne e viene relegata a cenerentola del sapere,
nonostante vi siano miliardi di persone nel mondo che si
affidano ad una "corrente" religiosa. Eppure sono stati
avviati studi "avanzati" sul sonno e sui sogni, sono state
definite alcune aeree dello stato del sonno, ma si tralascia
tutta la profonda e chiarificatrice letteratura pur
esistente al riguardo. Si leggano le Upanisüad , veri testi
di psicologia millenaria, ed in particolare la Maòndüuòkya
Upanisüad dove si trovano ampiamente spiegati e definiti i
vari stati della mente.
In più di una circostanza è stato dimostrato che la
mitologia stessa è stata scritta con l'evidente uso di
"chiavi" che nascondono ai più conoscenze astronomiche.
Perché la classe dirigente nascondeva i segreti della
scienza alle masse. Per governare? Per timore di una
profanazione alla sacralità dei testi? Per fanatismo di
casta?. Per meglio fissare nella memoria conoscenze dalla
complessa natura tecnica? Errori ne sono sempre stati fatti
dall'essere umano. Certi limiti possono essere
comprensibili. Ma l'uso delle cose va visto al di là dei
limiti umani. Occorre riconoscere appieno la verità delle
cose stesse.
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